ALLE PORTE DELL’ABRUZZO: BALSORANO

Oltrepassando il confine con il Lazio da Sud-Ovest, attraverso la Valle Roveto, il primo paese che si incontra venendo da Sora è Balsorano. Dopotutto il toponimo non nasconde la sua vicinanza storica e geografica con l’antica città volsca, centro dal grande valore strategico per le guerre di ogni epoca.L’antico centro di Balsorano Vecchio sorgeva su … Continua a leggere ALLE PORTE DELL’ABRUZZO: BALSORANO

Quattro castelli abruzzesi che devi assolutamente visitare

Innumerevoli sono i castelli, le rocce, le torri di avvistamento e i borghi fortificati che ancora si possono apprezzare nella regione Abruzzese e che ne caratterizzano in maniera determinante il territorio. L’architettura fortificata della regione nasce e si evolve attraverso il complesso fenomeno dell’incastellamento che dall’alto medioevo al XIV – XV secolo investe tutta l’area. Alla progressiva diffusione delle strutture fortificate hanno concorso varie motivazioni, dalle quelle difensive derivate dalle invasioni dei Saraceni e dei Normanni (che da invasori si trasformano in dominatori) a quelle dovute alle signorie laiche e monastiche. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di creare una rassegna di castelli più o meno famosi da mostrarvi. Continua a leggere Quattro castelli abruzzesi che devi assolutamente visitare

IL FORTE SPAGNOLO, «AD REPRIMENDAM AUDACIAM AQUILANORUM»

Impressionante fortificazione della città di L’Aquila, il forte spagnolo, detto anche “castello cinquecentesco”, venne costruito dagli spagnoli nella prima metà del Cinquecento (1534) per volere del governo spagnolo. La città fu costretta a versare una tassa di 100.000 ducati annui per la realizzazione di questa fortezza a carattere decisamente politico e militare. L’imponente costruzione aveva … Continua a leggere IL FORTE SPAGNOLO, «AD REPRIMENDAM AUDACIAM AQUILANORUM»

IN FINIBUS APRUTII. GLI UOMINI VENUTI DAL NORD E IL CASTELLO DI OCRE

Alla morte di Lotario di Supplimburgo (1137), Ruggero II di Sicilia, approfittando della crisi in cui versava l’Italia centrale, completò l’occupazione di tutto il Mezzogiorno. Usando come pretesto la difesa dei diritti dei monaci casauriensi dalle usurpazioni del conte Roberto di Manopello, Ruggero inviò il figlio Anfuso per occupare i territori teatini. L’occupazione normanna non … Continua a leggere IN FINIBUS APRUTII. GLI UOMINI VENUTI DAL NORD E IL CASTELLO DI OCRE